dijous, 3 de juny del 2010

Top 5 dei miei gruppi di musica prediletti in italiano

Nel tempo che fa che sono qui in Italia ho provato a scoprire nuovi gruppi di musica, per due ragioni sopratutto: scoprire nuova musica che mi piaccia e avere un'altra maniera d'imparare l'italiano. Allora ecco il mio Top5 de musica in italiano.

5: Skalariak. Ovviamente loro non sono italiani ma navarrese. Infatto loro già non esistono, poiché hanno finito la sua esistenza come gruppo 3 anni fa. Io ho avuto la fortuna di essere in quell'ultimo concerto (l'unica volta che gli ho visto). Ma due settimane fa ho scoperto che hanno una versione in italiano di una de le suoi migliore canzione: Skalari Rude Club.



4: Bandabardò. Non avevo sentito a parlare della banda fino che gli ho ascoltato in diretta durante un concerto che si ha fatto a la piazza di Santa Croce in Firenze. Dopo e attraverso Myspace e Spotify e potuto conoscierli meglio.



3: No relax. Fuorono una scissione del famoso gruppo spagnolo Ska-p. Sta formato per spagnoli e italiani, ma la maggioranza degli componenti e anche delle canzone sono in lingua italiana. Li ho descoperti tre anni fa quando sono venuti al mio paese a interpretare un concerto. La sua migliore canzone: Continuerò



2.: Talco: E' l'unico di tutti questi gruppi che non ho potuto mai seguire in diretta. Li conoscevo già prima d'arribare in Italia e aspettava potere andare a un concerto suo, ma purtroppo no ne hanno fatto nessuno vicino a Firenze. Mi sembra che questo estate venghino a Catalogna e credo di andarli a sentire se finalmente è così. Una sua canzione? Tortuga.



1: Banda Bassotti: E ora già sì, la mia banda italiana prediletta. Sono venuti a Firenze lo scorso novembre e non solo ho goduto come mai, ma anche penso di avere conseguito che ai miei amici lo abbiano fatto. Magari loro sono già anche fan del gruppo come io. Canzone: Luna rossa.

dimecres, 2 de juny del 2010

Twitter

Da una settimana fa, ho un account di Twitter. Uno dei miei coinquilini ha stato insistendomi durante settimane su quanto interessante è avere un account di twitter. Non solo per tutto che posso scrivere (non è molto per il momento) ma soprattuto per informarsi all'instante su qualsiasi tema. Solamente bisogna che qualcuna persona nel mondo abbia scrito qualcosa su quello che stiamo cercando. Io faccio ogni poco tempo uno sguardo rapido e è veramente incredibile la quantità di cose que s'imparano su l'attualità, su avvenimento che sono successi appena minuti fa.

A chi interessi, il mio twitter.

Anno sabbatico

Durante gli ultimi 15 anni della mia vita sono stato giocatore di pallacanestro. Prima di venire a Italia pensavo di inscrivirmi in un club per giocare con qualcuna squadra, ma alla fine non l'ho fatto. Però via via che le settimane passavano, avevo ogni volta più voglia di sport. E casualmente in un concerto di Banda Bassotti nel CPA Firenze Sud ho conosciuto un ragazzo che mi ha proposto di giocare con lui a rugby. Io non avevo giocato nella mia vita però la voglia di fare qualcosa mi ha fatto decidere di accettare. L'esperienza è stata buona, ma breve. Gli orari delle lezione mi hanno impedito praticare più questo sport. Qui finisce praticamente la mia sperienza attiva in sport a Italia.
Ma invece sono andato a guardare in situ eventi sportivi che sicuramente non avrebbe se non fosse un Erasmus a Firenze. Sono stato allo stadio Artemio Franchi a guardare una partita della Fiorentina contro il Liverpool. Secondo molti fiorentini, delle migliore partite della Fiore negli ultimi dieci anni.


Grazie al mio coinquilino sono discoperto uno sport sconosciuto per me: l'hockey su prato. Lui ha gioccato a questo sport da piccolo e anche qui in Italia sta giocando con la squadra del CUS Pisa. Una giornata sono andato con lui a guardare una partita. Mi è piaciuta, è uno sport rapido e con molti goli, ma mi ha mancato un po conosciere meglio le regole.

Si può dire allora che sì ho praticato sport, ma in questo caso, sport passivo, solo come spettatore.

La mensa

La mensa è stata la più piacevole scoperta da quando sono arrivato in Italia. Per una persona a cui normalmente non piace cucinare, come io, è una grandissima invenzione. Nella mia università, la Universitat Autònoma de Barcelona, mangiare un menù come il della Mensa costa aprossimadamente sei euro. Allora gli studenti abbiamo tre opzione: lasciarci tutti i soldi mangiando nella università, andare a casa dopo le lezione (io di solito finivo alle 3) e cucinare qualcosa (dunque mangiamo finalmente dopo le quatro) o stare affamati tutto il giorno. Invece qui in Firenze, così all'Università come vicinissimo alla mia casa, c'è un posto dove si può mangiare due plati, contorni, pane, dessert e bevanda illimitata per 2,5€. Un veritiero lusso! I quatri inquilini del mio appartamento facciamo là 12 dei 14 pasti ogni settimana. E si no ci facciamo gli altre due è perché la domenica la mensa è chiusa!

Foto della mensa di Santa Reparata:

Les consultes sobre la independència

El 30 de setembre es va celebrar a Sabadell una consulta sobre la independència de Catalunya. 173.426 sabadallencs tenien el dret de dir sí o no a la pregunta "Està d’acord que la Nació Catalana esdevingui un estat de dret, independent, democràtic i social, integrat a la Unió Europea?". Aquesta és l'última (de moment) de les consultes que, impulsades per la societat civil, s'estan duent a terme arreu del territori català. De moment, de les més de 510.000 persones que han votat, 477.764 ho han fet a favor del sí. Això sí, encara falta que grans ciutats, com la capital Barcelona realitzin la consulta per saber la quantitat de catalans que hauran participat en aquests referèndums.

Lascio qua un video in italiano che spiega brevemente la situazione catalana:

Sono gli italiani così?

Atravverso Facebook, ho trovato questo video sulle costume degli italiani.



Anche se vivo in questo paese da solo otto nove mesi fa, posso dire che sono d'acordo con la maggioranza del video. Nonostante ciò, penso che molte non sono esclusive degli italiani, poiché le he viste in tanti paesi del mondo. Mi è piaciuta specialmente quella de la burocrazia perché è certo che molte volte mi ha stato difficilissimo conseguire qualque documente necessario per l'università. Ma in generale penso che si c'è qualque diferenza non è tra italiani e europei ma fra gente del nord e la gente del sud, gente mediterranea (come io). È non sempre si devono rispettare le norme. Tutto sarebbe troppo noioso!

Dubbio linguistico

Perché gli italiani quando devono pronunciare una parola (normalmente con un origine straniero) che non finisce con una vocale, ci aggiungono il fonema /ə/? Questo l'ho sentito in parole come Internet(ə), quando chiamoa un cellulare Wind(ə) o città come Madrid(ə). So che l'italiano è una lingua di vocale ma... è veramente così difficile per loro finire una parola con consonante?

Non capisco neanche perché gli italiani usano tantissimi anglicismi nelle sue conversazione quotidiane ma anche nella lingua formale, per esempio nei miei corsi. È frequente di sentire due amici dicendosi: "Questo weekend(
ə) andiamo a fare un drink(ə)", ma anche nei miei appunti posso leggere "legge antitrust sulla privacy". Perché non si utilizzano le esprezione genuine italiane (quando ci sono) e non se ne cerca una (quando non c'è)?

Vi ringraziarei molto se mi sapeste rispondere!